Gli inglesi, noti anche per il linguaggio preciso e sintetico, hanno trovato un termine per descrivere il fenomeno, ‘period brain’, attribuendolo alle prestazioni cognitive femminili osservabili durante il ciclo mestruale. In realtà, però, a differenza di quello che comunemente si poteva pensare sino ad ora, il modo di lavorare del cervello non cambia durante il ciclo mestruale.
La ricerca
I livelli di estrogeni, progesterone e testosterone non hanno alcun impatto sulla cosiddetta ‘memoria di lavoro’, una funzione fondamentale per la risoluzione di problemi di calcolo e di ragionamento e, in generale, sulle dinamiche cognitive o sulla capacità di prestare attenzione a due cose contemporaneamente. A evidenziarlo uno studio della Medical School Hannover, in Germania, insieme all’ospedale universitario di Zurigo, pubblicato sulla rivista Frontiers in Behavioral Neuroscience. Per arrivare a questa conclusione gli studiosi hanno preso in esame per due cicli mestruali consecutivi 68 donne. Mentre l’analisi dei risultati del primo ciclo ha suggerito che alcune dinamiche a livello cognitivo e l’attenzione risultavano colpite, queste evidenze non sono state replicate nel secondo ciclo. “Anche se ci possono essere individualmente delle eccezioni- spiega Brigitte Leeners, autrice dello studio – le prestazioni cognitive delle donne non vengono generalmente disturbate dai cambiamenti ormonali che si verificano con il ciclo mestruale”.
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